Giuliana Milana (1931-2021) ci ha, purtroppo, lasciati, ma il suo insegnamento continuerà ad accompagnarci.
Nell’ intervista rilasciata a Massimo Armaro nel 2013*, in occasione del trentennale dell’Associazione Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia, dell’Adolescenza e della Famiglia (AIPPI), di cui era stata socia fondatrice, Giuliana Milana lascia emergere come la sua appartenenza al servizio sociale non sia mai venuta meno, neppure dopo il suo ingresso e la sua lunga permanenza nel mondo della psicoanalisi.
Dagli studi in lettere antiche si spostò a quelli di servizio sociale, diplomandosi all’ENSISS di Roma. Dopo aver lavorato al Tribunale per i minorenni e all’ente di Protezione Morale del Fanciullo, iniziò a insegnare al CEPAS di Guido e Maria Calogero, luogo in cui – come lei stessa ha affermato – ha fatto i più grandi incontri della sua vita, in un clima culturale e politico aperto all’innovazione e alla sperimentazione
Molto noto l’’autorevole volume Realtà psichica, realtà sociale (Roma: Armando, 1983), pubblicato insieme a Marisa Pittaluga, studiosa con la quale aveva stretto un fruttuoso sodalizio scientifico. *Guarda l’intervista